© European Union 2013
Trovarsi a tu per tu con il presidente dell'Unione Europea Martin Schulz non è da tutti.
Ci è riuscito Enrico Santus, 26enne di Iglesias che ha vinto un concorso promosso dall'Unione Europea
sbaragliando la concorrenza di migliaia di avversari. Enrico, dopo un diploma di perito informatico
all'istituto Minerario, è volato a Pisa dove ha completato la sua formazione accademica laureandosi poco
tempo fa in Linguistica computazionale. Spinto da un'amica ha deciso di partecipare a questo concorso.
"Mi sono collegato alla pagina ufficiale del Parlamento Europeo e ho seguito le istruzioni,
- spiega Enrico - veniva richiesto di esprimere, in duecento caratteri, cosa avrei voluto chiedere al
Presidente dell'Unione Europea, in totale libertà con l'unico vincolo dell'originalità.
Così ho aperto una pagina Facebook, "Interview Martin Schulz" , in cui ogni utente ha potuto proporre
domande e dubbi in modo che io potessi rappresentare le curiosità della comunità".
Una sfida dai numeri impressionanti: tra le migliaia di concorrenti sono stati selezionati dieci finalisti,
di cui tre sono stati premiati. Insieme a Enrico Santus ,infatti, sono partite alla volta di Strasburgo
anche Georgina Athanasiou eVirginia S. Perez, provenienti da Cipro e dalla Spagna: i tre ragazzi hanno
avuto la possibilità di incontrare faccia a faccia Schulz e proporgli le domande che li hanno fatti arrivare
sin lì. "Ho chiesto a Schulz perchè, secondo lui, stanno crescendo i partiti antieuropeisti,
domandandogli se fosse a causa delle misure estreme per combattere la crisi o piuttosto per una
mancanza di una base democratica solida - continua Enrico - e cosa pensasse del Datagate.
Il presidente ha spiegato che secondo lui i movimenti euroscettici stanno prendendo piede perchè
rubano il palcoscenico senza però fare proposte concrete mentre la destra e la sinistra europee
stanno a guardare perchè deboli di contenuti. Per quanto riguarda il Datagate è stato categorico
nel ribadire che l'Unione Europea è stata una vittima della situazione e che vorrà sicuramente delle
spiegazioni dall'amministazione americana". Momenti stimolanti e unici in tutti i sensi.
"E' stata un'esperienza bellissima - conclude Enrico- e Schulz mi ha preso in contropiede.
Sono andato lì convinto di trovare una persona arrogante e invece è stato l'esatto opposto.
Ho trovato un uomo affabile, che ci ha accolti con estrema gentilezza e umiltà.
Quando siamo andati via. stavo dimenticando la giacca sulla poltrona su cui ero seduto,
lui l'ha presa e mi ha aiutato a infilarla. Un gesto che mi ha lasciato senza parole".
I progetti futuri di Enrico sono tanti: il lavoro, i viaggi in giro per il mondo e la degna conclusione
del suo percorso accademico. Ma in tutto questo non dimentica il posto da cui proviene:
"Se la Sardegna cambiasse e iniziasse a guardare al futuro, forse, un domani, potrei anche tornare".
Ci è riuscito Enrico Santus, 26enne di Iglesias che ha vinto un concorso promosso dall'Unione Europea
sbaragliando la concorrenza di migliaia di avversari. Enrico, dopo un diploma di perito informatico
all'istituto Minerario, è volato a Pisa dove ha completato la sua formazione accademica laureandosi poco
tempo fa in Linguistica computazionale. Spinto da un'amica ha deciso di partecipare a questo concorso.
"Mi sono collegato alla pagina ufficiale del Parlamento Europeo e ho seguito le istruzioni,
- spiega Enrico - veniva richiesto di esprimere, in duecento caratteri, cosa avrei voluto chiedere al
Presidente dell'Unione Europea, in totale libertà con l'unico vincolo dell'originalità.
Così ho aperto una pagina Facebook, "Interview Martin Schulz" , in cui ogni utente ha potuto proporre
domande e dubbi in modo che io potessi rappresentare le curiosità della comunità".
Una sfida dai numeri impressionanti: tra le migliaia di concorrenti sono stati selezionati dieci finalisti,
di cui tre sono stati premiati. Insieme a Enrico Santus ,infatti, sono partite alla volta di Strasburgo
anche Georgina Athanasiou eVirginia S. Perez, provenienti da Cipro e dalla Spagna: i tre ragazzi hanno
avuto la possibilità di incontrare faccia a faccia Schulz e proporgli le domande che li hanno fatti arrivare
sin lì. "Ho chiesto a Schulz perchè, secondo lui, stanno crescendo i partiti antieuropeisti,
domandandogli se fosse a causa delle misure estreme per combattere la crisi o piuttosto per una
mancanza di una base democratica solida - continua Enrico - e cosa pensasse del Datagate.
Il presidente ha spiegato che secondo lui i movimenti euroscettici stanno prendendo piede perchè
rubano il palcoscenico senza però fare proposte concrete mentre la destra e la sinistra europee
stanno a guardare perchè deboli di contenuti. Per quanto riguarda il Datagate è stato categorico
nel ribadire che l'Unione Europea è stata una vittima della situazione e che vorrà sicuramente delle
spiegazioni dall'amministazione americana". Momenti stimolanti e unici in tutti i sensi.
"E' stata un'esperienza bellissima - conclude Enrico- e Schulz mi ha preso in contropiede.
Sono andato lì convinto di trovare una persona arrogante e invece è stato l'esatto opposto.
Ho trovato un uomo affabile, che ci ha accolti con estrema gentilezza e umiltà.
Quando siamo andati via. stavo dimenticando la giacca sulla poltrona su cui ero seduto,
lui l'ha presa e mi ha aiutato a infilarla. Un gesto che mi ha lasciato senza parole".
I progetti futuri di Enrico sono tanti: il lavoro, i viaggi in giro per il mondo e la degna conclusione
del suo percorso accademico. Ma in tutto questo non dimentica il posto da cui proviene:
"Se la Sardegna cambiasse e iniziasse a guardare al futuro, forse, un domani, potrei anche tornare".
© European Union 2013
Articolo apparso su Sulcis Iglesiente Oggi