Le anime di un villaggio minerario si raccontano in un'avvicendarsi di situazioni, emozioni e storie, colme di vita e di morte, dove l'uomo si confronta con la natura Monte: questa, in poche parole, la trama di "Nella pancia del monte", musical ideato e diretto da Nicoletta Pusceddu con la partecipazione del gruppo teatrale Assandira e del coro del giardino musicale di Roberto Trastu. Lo spettacolo, che ha aperto al pubblico le sue prove generali il 6 luglio, è un'ora e mezza di grandi emozioni: storie realmente accadute vengono narrate dalle anime dei protagonisti vissuti tanti anni fa, raccolte personalmente da Nicoletta Pusceddu. "La mia è una famiglia di miniera - racconta la regista - originaria di Rosas e che conta zii che hanno lavorato come minatori per 36 anni. Seguendo i vari progetti del terzo circolo curati da Marina Muscas, ho avuto modo di incontrare tanti ex minatori che mi hanno donato le loro storie e da lì è nata l'idea di creare questo spettacolo dedicato a tutti coloro che in miniera hanno perso la vita". Il risultato è sicuramente un'opera che fa emozionare ma è capace anche di divertire lo spettatore e rapirlo con le musiche scritte da Nicoletta Pusceddu ma riarrangiate da Roberto Trastu e suonate da Ettore Diana, Giorgio Serci e i fratelli Luca e Andrea Persico: "quella con Roberto è una collaborazione duratura - spiega Nicoletta - senza la quale certe commedie non sarebbero nemmeno mai nate. La collaborazione del coro e dei danzatori di tango è stata fondamentale e ringrazio loro e soprattutto i miei attori per aver creduto nel progetto". Tra gli attori anche un bambino: Gianmarco Pusceddu, 10 anni, interprete della canzone "Non più pianto", scritta in memoria di tutti i bambini morti nelle viscere del monte. Ad arricchire l'opera, tratta dall'omonimo libro è anche il racconto "Deu e Vitaliedda" di Adriana Perria. " Per il futuro non voglio svelare niente - conclude Nicoletta Pusceddu - ma a breve andremo in scena e gireremo il Sulcis e non solo con il nostro spettacolo, visto che diversi circoli di sardi all'estero hanno chiesto la nostra disponibilità".
Articolo apparso su Sulcis Iglesiente Oggi
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